Le mappe

Tabula Peutingeriana. Si nota la città di Lucca, il porto di Pisa, il Porto di Luni e il passo appenninico (in Alpe Pennino)

 

Tabula peutingeriana, I-IV secolo, ripresa nel medioevo. Edizione Konrad Miller, 1887-1888.

 

Sistema viario consolare romano: modello radiale

 

Il sistema viario medievale: modello reticolare

 

Le vie francigene: l’itinerario di Sigerico e di Filippo Augusto in Toscana

Coro “Il flagioletto”

Coro della Scuola Secondaria di I grado “Igino Cocchi”, Licciana Nardi

Coro Il flagioleto. Scuola Secondaria di I grado “Igino Cocchi”, Licciana Nardi

Il coro a scuola persegue l’idea di avvicinare i ragazzi alla musica. Dall’antico nome di uno strumento musicale, diffuso nell’Europa del XVI secolo, nasce il gruppo dei cantori chiamato “il flagioletto”: voci e strumenti con l’intento di far conoscere anche la bellezza del canto corale a cui si affianca il desiderio di promuovere l’arte del saper comunicare, commuovere, condividere ed entusiasmare, per riconoscere un “sentire” unico ed armonizzare in una sola voce la voci di tutti.

 

Repertorio:

“Santa Maria Strela do dia”, Cantigas de Santa Maria;

“Altissima Luce”, dal Laudario di Cortona;

brani strumentali: “Scarborourgh Fair”;

“Chanson Balladée”.

 

Dirige la Dott.ssa Alessandra Montali

 

I documenti d’archivio

La descrizione del viaggio di Sigerico

Itinerario di Sigerico 990-994 British Library, Londra

 

Evidenziate le tappe: 25- Porcari, 26 – Lucca, 27 – Camaiore, 28 – Luni

 

Per la prima volta la via è definita «francisca» in un atto dell’876 riguardante il monastero di San Salvatore sul Monte Amiata. W. Kurze, Codex diplomaticus amiatinus, Band. I, n. 157, p. 332.

 

Intorno al 1114 è Donizione che la cita nella Vita di Matilde di Canossa a proposito della fuga di Enrico VI di fronte alle truppe normanne. Manoscritto – Vaticano latino 4922.

 

L’imperatore aveva occupato Roma nel 1083, costringendo Gregorio VII a rifugiarsi a Castel Sant’Angelo. Dopo alcuni mesi di assedio il Papa chiamò in soccorso i normanni di Roberto il Guiscardo, che sbaragliarono l’imperatore «qui per stratam fugit francigenam, montes ultra rediens». Manoscritto – Vaticano latino 4922.

Cappella Buonvisi

Ciao ragazzi,

mi chiamo Rossana, sono una dei proprietari della villa Buonvisi-Spada e ho l’incarico di accogliervi nella vostra visita alla Cappella del Volto Santo di villa Buonvisi-Spada. Approfitto fin da subito di questo spazio per dirvi che abbiamo molto apprezzato il bel video che avete realizzato e che siamo felici di mostrarvi dal vivo il piccolo tesoro che il “palazzo grande” (così in città veniva chiamata la villa al tempo dei Buonvisi) custodisce. Come tutti i tesori che si rispettino, è nascosto e insospettato.

Quando arriverete alla villa resterete forse un po’ delusi perché non troverete quello che vi aspettereste da una dimora signorile. Da lungo tempo la proprietà della villa è stata spezzettata e il palazzo trasformato in un condominio. Lo stesso destino hanno seguito i meravigliosi giardini che la circondavano.

Dovrete metterci tutta la fantasia di cui siete capaci e immaginare di tornare indietro fino al tempo in cui l’ingresso alla villa era limitato da un muro di cinta, grandi cancelli d’ingresso e guardie armate, un lungo viale fiancheggiato da conche di limoni e statue conduceva alla villa, i giardini erano ricchi di siepi curate, ed era tutto un tripudio di fioriere, statue, laghetti e giochi d’acqua… di dame sedute al fresco di fontane zampillanti, all’ombra di grandi alberi. Un viavai continuo di servitori intenti a lavorare affinché tutto fosse sempre perfetto… e di lavoro da sbrigare ne dovevano avere davvero tanto!!!

Ecco… questo splendore era una realtà che rendeva la villa un angolo di paradiso…. Bello al punto da ospitare niente di meno che un Papa e un Imperatore, Paolo III e Carlo V, che proprio nel palazzo dei Buonvisi, nel lontano 1541, si incontrarono per trovare una soluzione alla diffusione dei movimenti protestanti che in quegli anni appassionavano l’Europa. Purtroppo niente di paragonabile sarà lì ad accogliervi…

Ma una cosa è rimasta a rendere “il palazzo” ancora unico e importante. La cappella privata della villa e i suoi affreschi, che raccontano la leggenda del Volto Santo, nascosti al piano terra di un’ala del palazzo, sulle pareti della cappella privata che Benedetto Buonvisi volle decorare per celebrare la tradizione cattolica della sua importante famiglia e della città di Lucca, di cui il Volto Santo rappresentava il simbolo.

Proprio quegli affreschi che la professoressa Elena Dinelli e la dottoressa Ilaria Sabbatini vi hanno mostrato in classe, raccontandovi di come Nicodemo, secondo la leggenda, cercò inutilmente di rappresentare il volto di Gesù in un tronco di legno e degli angeli, che mentre dormiva terminarono il suo lavoro, e di come, in modo avventuroso arrivò a Lucca, dando inizio alla tradizione che ancora oggi si celebra nel giorno della festa della Santa Croce.

Spero di non avervi annoiato e di aver contribuito con poche cose ad incuriosirvi nei confronti della bellissima storia della nostra città, fatta anche di arte e di tradizioni che sono profondamente radicate dentro ciascuno di noi; che hanno contribuito e ancora oggi lo fanno a rendere Lucca un microcosmo pieno zeppo di storie affascinanti e i lucchesi orgogliosi di esserne custodi attenti e premurosi!

Concludo quindi ringraziandovi e augurandovi buon lavoro in vista del vostro Congresso: che questo importante appuntamento sia l’inizio di un nuovo e stimolante percorso di studio!!!

Vi aspettiamo il 4 maggio!

 

Camporgiano

Istituto comprensivo di Camporgiano, gruppo delle classi seconde, sezioni A e B, secondaria di primo grado, anno 2016/17

 

Progetto vincitore di Raccontare il Medioevo – VII edizione. Concorso Nazionale di Scrittura dell’Istituto Storico Italiano per il Medioevo

Elaborato in formato PDF: Un viaggio nel Medioevo. Lungo la Via del Volto Santo  

 

Santa Maria a Colle 2018

Istituto comprensivo di Santa Maria a Colle, classe 1a sezione C, secondaria di primo grado, anno 2016/17

Progetto sviluppato a seguito della collaborazione didattica con ARVO – Archivio Digitale del Volto Santo

Elaborato in formato video: Il Volto Santo nella leggenda de diacono Leboino

 

Nell’immagine: Nicodemo affida il Volto Santo a Isachar

 

Materiali didattici:

Il mistero del Volto Santo (graphic novel)

Lezione 1: Lucca e il Volto Santo

Lezione 2: Lucca e le aree di strada

 

Visita alla Cappella del Volto Santo di Villa Buonvisi Spada

 

Bibliografia di riferimento:

 

  • De strata francigena: la via Francigena nel territorio lucchese, Centro Studi Romei, 1996
  • Fantozzi Paolo, Storie e leggende delle colline lucchesi, Le Lettere 2009

 

Licciana Nardi 2018

Istituto comprensivo di Licciana Nardi, gruppo delle classi prime, sezioni A e B, secondaria di primo grado, anno 2016/17

Progetto vincitore di Raccontare il Medioevo – VII edizione. Concorso Nazionale di Scrittura dell’Istituto Storico Italiano per il Medioevo

Elaborato in formato PDF: Al vent dal mar